Per capire meglio in cosa consiste l’ernia iatale, dobbiamo acquisire alcune semplici nozioni di anatomia.
Quando mangiamo, il cibo scende dalla bocca nell’esofago, supera il Cardias, che è la regione anatomica di congiunzione tra esofago e stomaco, e finisce appunto nello stomaco.
L’esofago raggiunge lo stomaco attraversando ‘un buco’ che si trova nel diaframma, lo iato diaframmatico. Il cardias si trova a 2-3 cm al di sotto dello iato diaframmatico. L’ernia iatale è la risalita della parte superiore stomaco attraverso lo iato diaframmatico o esofageo.
Sintomi tipici
Quello principale è il dolore e senso di bruciore al torace, in particolare ‘alla bocca dello stomaco’. Ma possiamo avere anche:
- Difficoltà nel passaggio dei cibi attraverso lo sfintere esofageo inferiore
- Nausea e vomito
- rigurgiti acidi
- senso di amaro in bocca
- salivazione intensa
- raucedine
Cause
Le cause dell’ernia iatale possono essere diverse, e dai miei studi, e quindi dalla mia esperienza quotidiana, ho scontrato come fosse comune a tutti i pazienti trattati, un’alterazione del sistema fasciale e muscolare, soprattutto del muscolo diaframma e dei muscoli del torace e collo a causa di una loro forte rigidità.
Quando il diaframma è molto rigido, tende a modificare la sua forma di cupola abbassandosi, creando in questo modo, una iperpressione costante sullo stomaco sottostante che spesso è la causa meccanica principale attribuita all’insorgenza dell’ernia da scivolamento, in quanto va ad abbassare lo iato diaframmatico e va a provocare la trazione, e quindi l’estrazione dello stomaco attraverso di esso, essendo l’esofago fissato alla colonna vertebrale.
Inoltre quando il diaframma inizia a perdere la sua forma di cupola e a lavorare male, tutti i muscoli accessori della respirazione( quelli del torace, dorso e collo) vanno in suo aiuto cercando di compensare. In questo modo però anche loro diventeranno rigidi perché non è la loro funzione primaria quella di aiutare costantemente un diaframma in “difficoltà” , ma solo in determinati casi (dopo una corsa, uno sforzo intenso ecc..), così si andranno a sviluppare alterazioni posturali ( cifosi, lordosi ecc) che favoriranno ulteriormente l’insorgenza di un’ernia iatale. Tutto questo è possibile correggerlo con l’applicazione del Metodo Trabucco.
Trattamento dell’ernia iatale da scivolamento
Con le tecniche fisioterapiche specifiche del Metodo Trabucco infatti, possiamo riportare in equilibrio il sistema fasciale e muscolare (il sistema fasciale coordina quello muscolare), quindi il diaframma e tutti i muscoli respiratori accessori che con la loro contrattura, insieme sempre ad un diaframma “bloccato”, hanno favorito un’alterazione della postura, e quindi l’insorgenza dell’ernia iatale, garantendo così la guarigione.