Avrai sentito spesso parlare nei miei video o articoli nel blog della “causa meccanica” nel reflusso gastrico, ernia itale, tachicardia e tosse da reflusso ma anche di muchi e disbiosi.
Ma cos’è questa “causa meccanica” tanto presente quanto ANCORA sconosciuta che favorisce l’ insorgenza di reflusso gastrico, di ernia iatale e patologie correlate?
Per capirlo bene la prima cosa che devi sapere è :
- non solo le braccia le gambe il collo gli occhi hanno un proprio movimento per poter correre, prendere oggetti, guardare in alto ecc..
- Anche gli organi interni come lo stomaco l’intestino il fegato ecc.. hanno un proprio movimento e spazio, fondamentale per poter compiere correttamente le proprie funzioni fisiologiche (digestione , evacuazione ecc).
Gli organi interni sono contenuti, mediante membrane, nelle cavità addominale, pelvica, toracica e cranica. Quando lo spazio che hanno viene limitato, l’organo in questione non si muove più liberamente nella sua cavità, per cui anche la sua funzione è compromessa. Lo stomaco ad esempio per digerire bene deve mescolare e liquefare il cibo che arriva, tipo centrifuga insieme all’acido cloridrico, e lo fa grazie alle azioni delle sue fibre muscolari nel suo “ Spazio Vitale”.
Se però ci sono pressioni o tensioni che vanno a diminuire questo “ Spazio Vitale” , si avrà un rallentamento del movimento delle fibre muscolari e quindi dello svuotamento gastrico con ristagno del cibo nello stomaco e conseguente fermentazione.
Quando un cibo fermenta causa aria, la cosiddetta bolla gastrica, che spingendo verso l’alto per uscire, solleva il diaframma sul quale è poggiata la punta del cuore. Questo fenomeno causerà quindi non solo acidità, mal digestione, bruciori e reflusso ma anche tachicardia ed extrasistole. Ebbene, queste tensioni a livello degli organi interni sono la causa meccanica del reflusso gastrico e delle ernie iatali.
Come avvengono queste tensioni?
La colpa è del sistema muscolare/fasciale, che quando è molto rigido crea pressioni e tensioni anche all’interno del torace e dell’addome dove risiedono appunto gli organi viscerali.
Un torace rigido ad esempio va a trasferire la sua tensione al muscolo diaframma che si trova a ridosso dello stomaco. In questa situazione, il diaframma spinge sullo stomaco in modo costante rendendolo rigido e costretto e quindi incapace di svolgere al meglio la sua funzione digestiva.
Questa tensione va ad influire anche sulla chiusura corretta del Cardias, perché un diaframma rigido tende a tirare sul cardias, creando tensione. Questo conflitto tra la tensione del diaframma e la tensione delle fasce esofagee (dove si trova il cardias), va ad alterare la peristalsi del cardias e cioè la sua chiusura nei tempi stabiliti con conseguente reflusso.
Queste tensioni inoltre vanno a creare pressioni e costrizioni anche alla colonna vertebrale con conseguenti variazioni della postura, predisponendo così il soggetto, oltre che ad un’ernia iatale, anche a forti dolori cervicali e lombari. Si possono avere anche muchi e disbiosi (leggi l’articolo nel blog – Muco in gola, nel naso e nelle orecchie – Cause e rimedi)
Alla luce di ciò appare chiaro come un lavoro di riequilibrio del sistema muscolare/fasciale svolto nel Metodo Trabucco risulti in primis il trattamento d’elezione per prevenire e/o curare la Malattia da reflusso gastro-esofageo, dell’ernia iatale e delle patologie correlate, perché ricorda:
Qualsiasi sia la causa prima che sottenda al reflusso gastrico, la rigidità del muscolo diaframma e dei suoi muscoli inspiratori accessori, compare sempre con evidenza in ogni stato di sofferenza esofago-gastrica, per cui fare degli esercizi specifici mirati al ripristino e mantenimento dell’elasticità di tali muscoli, risulta fondamentale per evitare e migliorare il reflusso gastro-esofageo.
“Philosophiae servias oportet, ut tibi contingat vera libertas.”
“Sii servo del sapere, se vuoi essere veramente libero.”
Lucio Anneo Seneca, VIII lettera a Lucilio