Diversi sono i tipi di asma: l’asma da reflusso è una forma di asma ad elevato impatto sulla qualità della vita delle persone colpite, ed è ormai ben nota e documentata.
“È una situazione sconfortante. E’ fra le forme di asma più costosa, non solo in termini economici ma anche e soprattutto in termini di qualità di vita del malato, costretto a ritardare le cure e a convivere per lunghi periodi con la malattia, a cambiare specialisti, a cambiare continuamente le terapie, ad assumere molti medicinali prima di arrivare alla giusta diagnosi”, ha dichiarato il professor Dal Negro.
La patologia nasce spesso da problemi all’apparato digerente, ed in particolare dalla malattia da reflusso gastro-faringo-laringeo, ed è spesso accompagnata da sintomi respiratori che portano il medico a confonderla con altre forme asmatiche.
“Il risultato di questi errori diagnostici condannano il paziente a un lungo percorso diagnostico terapeutico non sempre efficace” conclude il professor Dal Negro.
“L’asma da reflusso”, consiste nella presenza di crisi asmatiche, provocate dalla presenza in esofago di succo acido proveniente dallo stomaco. Tale condizione, in pazienti sensibili, attiva in via riflessa il sistema nervoso autonomo vagale (parasimpatico), scatenando indirettamente il broncospasmo attraverso la stimolazione chimica (succo acido) di tale via nervosa.
Ciò può anche aumentare l’iperreattività bronchiale nei pazienti asmatici.
In altri casi, vi è la microaspirazione di piccole quantità di succo gastrico nell’albero bronchiale e nelle vie aeree superiori, che va a scatenare le crisi d’asma, e ad essere anche causa di vere e proprie polmoniti (dette “da aspirazione” perché il meccanismo è quello dell’aspirazione di contenuto gastrico nell’albero bronchiale), ed è stato messo in relazione anche a bronchiectasie e fibrosi polmonare.
Diversi studi hanno dimostrato che fino all’80% dei pazienti asmatici hanno evidenza di reflusso gastro-esofageo alla endoscopia esofago-gastrica o alla pH-metria, e che tale condizione, in alcuni soggetti, può provocare le crisi asmatiche.
Questo ci deve indurre a considerare attentamente la presenza di un reflusso gastroesofageo nei pazienti asmatici, soprattutto in coloro che rispondono poco alla terapia anti-asmatica.
Inoltre, alcuni trattamenti anti-asma, talvolta, possono aumentare la secrezione di acido gastrico: è il caso delle metilxantine, come la teofillina, un broncodilatatore prescritto in alcuni pazienti affetti d’asma. Alcune caratteristiche devono inoltre aumentare il nostro indice di sospetto per questa patogenesi dell’asma: insorgenza in età adulta, presenza di tosse, peggioramento con i pasti, miglioramento con la terapia antisecretiva.
Le giuste metodologie e una maggiore sensibilità del medico alla patologia evitano costosi errori e permettono anche a chi è colpito da una malattia come questa di condurre una vita qualitativamente migliore.
Il metodo Trabucco può essere una delle giuste metodologie per risolvere l’asma da reflusso gastro-faringo-laringeo, perché fornisce un approccio fisico non farmacologico, indicato come terapia adiuvante in tutti i pazienti che soffrono di Reflusso, sia acido che biliare che gassoso che misto, che sia presente o meno ernia gastrica iatale, e in pazienti che presentano la classica tachicardia da reflusso.
E’ un protocollo di cura a 360 gradi, che va a ricercare le varie cause scatenanti le patologie, per trattarle e risolverle con successo.”