I pazienti che seguo, riferiscono spesso che con la pratica di alcuni esercizi in palestra, vedono peggiorare all’improvviso il loro stato di benessere, raggiunto grazie al percorso di cura in studio e a casa, per cui scoraggiati mi chiedono cosa fare e cosa non fare in palestra per evitare ripercussioni sul nuovo stato di salute, e mantenere o “ ancora meglio” aumentare di più il proprio benessere psicofisico.
La buona notizia è che tutto ciò è molto semplice solo se guidati da professionisti preparati e capaci.
Ma andiamo per gradi.
Si sa ormai che l’ernia iatale, come anche un cardias beante, è data spesso da una forte rigidità dei muscoli del torace e del collo, che con la loro tensione hanno provocato lentamente la risalita dello stomaco verso l’alto causando appunto la sua erniazione. Alla luce di ciò ho capito, e quindi sperimentato, che il protocollo fisioterapico d’elezione in questi casi è:
1Trattamento personalizzato in studio
2 esercizi specifici di respirazione da fare a casa per mantenere i risultati ottenuti con il trattamento in studio
3 Esercizi specifici di mobilità e con dei pesi
Vi chiederete: perchè fare degli esercizi con dei pesi visto che vengono sconsigliati in caso di ernia iatale e reflusso gastrico?
C’è una bella notizia.
In uno studio scientifico condotto sui microscopici cambiamenti nella dimensione, nell’aspetto, nella microcircolazione e nella chimica della fibra muscolare, è stato preso in esame il muscolo trapezio nei lavoratori d’ufficio, e quindi in persone che tengono una contrazione muscolare di basso livello costante, cioè tenuta a lungo, tipo quella della scrivania.
E’ stato visto come tale tipo di contrazione crei molto spesso tensione a livello della muscolatura del collo, dei muscoli trapezi ecc..
Ebbene lo studio ha evidenziato che dare uno stimolo diverso con un pò di carico (pesi), e cioè con un pò di lavoro sulla forza di quei muscoli, quindi con un’intensità diversa per poco tempo, invece di portare in quello stato di tensione, di contrazione della muscolatura del collo e dei trapezi, va in qualche modo a rilassarla e a migliorare lo stato generale di tutta la muscolatura di quell’area. Ovviamente è una parte, c’è tanto altro, però è un ottimo modo intanto per iniziare a vedere come si può gestire questo tipo di tensione a livello di tensione sopra.
(Trovi il link di questo studio sotto)
Ho deciso quindi di fornire un supporto di allenamento efficace nel protocollo di cura online,
da effettuare sia durante il periodo di cura che soprattutto dopo,
con degli esercizi da poter svolgere sia a casa che in palestra, sia per le persone che non hanno mai fatto sport, per prepararle con gradualità al movimento prolungato, sia per le persone un po’ più sportive e quindi anche con esercizi più impegnativi.
Tutto questo però, lo ripeto, solo sotto la mia guida che aiuterà il paziente nella scelta e nell’esecuzione corretta degli esercizi da fare e da evitare, per non avere ripercussioni sul nuovo stato di salute raggiunto o che si sta comunque raggiugendo.
Il messaggio che mi preme lanciare, è che a prescindere dall’età o dalla patologia che si ha, bisogna fare comunque movimento!
Di base bisognerebbe fare almeno 5000 passi al giorno, per avere i classici benefici sulla massa corporea, il grasso corporeo, la frequenza cardiaca, i trigliceridi e colesterolo cattivo nonché il diabete, questo perché la struttura del nostro corpo è stata progettata per camminare, correre, stare in piedi oltre che per riposare sdraiati o accucciati.
Sicuramente non siamo stati progettati per vivere, ad esempio, 8 ore seduti su una sedia, davanti ad un computer.
Addirittura oggi, grazie al computer, non c’è più bisogno neanche di spostarsi per andare in banca, fare la fila alla posta.
E questo è un problema gravissimo a mio avviso a cui bisogna riporre subito dei rimedi per cercare di risolvere, o perlomeno, “tamponare” con delle strategie di allenamenti mirati, utili e soprattutto corretti, per preservare la buona salute della nostra struttura corporea e permetterci così di vivere una vita piena di benessere.
Dott.ssa Imma Trabucco
Fisioterapista, Specialista in Rieducazione Posturale, Viscerale e Fasciale, Ricercatrice ed Autrice