La grande quantità di dati che ci mette a disposizione INTERNET, quando sentiamo parlare di “salute”, permette ad ognuno di noi di farsi la propria idea.
E benché tutti ne abbiamo una concezione leggermente diversa gli uni dagli altri, salute è qualcosa di più che la semplice assenza di malattia: è la misura di energia positiva che scorre attraverso il tuo corpo, la tua mente, e caratterizza le tue giornate.
Nel corso degli anni siamo stati infarciti di nozioni mediche – tutti noi! – che ci hanno imposto il concetto del DNA. Dei geni. E ci hanno fatto credere che sono i geni che determinano le patologie.
Così, quando incontro pazienti nella mia attività ambulatoriale, spesso fanno riferimento alla presenza del medesimo problema di salute all’interno del medesimo nucleo familiare.
Quando ce ne convinciamo, il concetto di GENETICA è come se ci togliesse la possibilità di fare della nostra vita e della nostra salute qualcosa di migliore, più luminoso.
Fin quando non ci appare chiaro il potere insito nel significato di “EPI-GENETICA”.
Ma quanto contano i geni?
Sebbene i dati scientifici siano discordanti sul numero preciso, abbiamo circa 28.000 geni.
Pochi, se consideri che il riso ne ha 1,5 volte di più e il grano (triticum aestivum) ne ha 6 volte di più.
L’Epigenetica (letteralmente: “al di sopra della genetica”) studia l’effetto che ha l’ambiente all’interno del quale i nostri geni si esprimono.
Permettimi di spiegarlo con una semplice metafora.
Se immagini i nostri geni come una lunga tastiera di pianoforte – con 28.000 tasti bianchi e neri – le mani che suonando si muovono su questo pianoforte rappresentano l’ambiente, e il modo in cui interagiscono con i tasti bianchi e neri può dare una sinfonia piuttosto che un’altra.
Potrebbe venirne fuori Vivaldi cosi come del buon jazz.
Ecco che, se per esempio hai una predisposizione alla celiachia o al diabete, ma vivi in Groenlandia e ti nutri solamente con il pesce, queste due predisposizioni non produrranno alcun effetto sulla tua salute.
Diverso il discorso se quelle predisposizioni ce l’ha uno che vive in Italia, dove la farina di cereali raffinati è considerata (erroneamente) la base della dieta mediterranea.
Aggiungici che ciò che mangi determina la qualità del batteri presenti nel tuo intestino e quindi la qualità di ciò che arriva al cervello. Parliamo di micronutrienti ma anche di neurotrasmettitori.
E che la connessione tra l’intestino, i batteri intestinali e il cervello è bidirezionale: il cervello influenza l’intestino e viceversa. E ciò che ha effetti sui batteri intestinali, sull’intestino o sul cervello, inevitabilmente ha effetto sugli altri.
Ed ecco che il posto in cui vivi, la qualità del cibo che assumi, il tipo di batteri che ti porti addosso e dentro, i rapporti sociali e familiari che vivi, i tuoi pensieri e le tue emozioni… Tutti sono elementi con POTERE EPIGENETICO.
Ciò significa che la mente influenza il corpo a livello cellulare, addirittura genetico!
Quindi, è possibile cambiare il destino delle tue cellule prendendoti cura del posto dove vivi, del cibo, delle relazioni ma anche… di emozioni e pensieri.
Ti lancio questa riflessione e ti invito a seguire ciò che pubblico su come le emozioni hanno un peso significativo nella nostra salute.
La tua salute vale!
Dott. Gabriele Prinzi
Specialista in Chirurgia Addominale d’urgenza e Laparoscopia, ormai esperto sulla salute dell’intestino e malattie dell’apparato digerente